giovedì 1 maggio 2014

Mezzi di trasporto lungo la via della seta

Si immagina facilmente che al tempo di Marco Polo l'unico mezzo di trasporto era il cavallo. Attraverso il romanzo vi sono moltissimi riferimenti alle giornate che bisognava spendere a cavallo per giungere da una città all'altra, spesso anche attraverso i deserti.

"Come si cavalca per lo diserto.
Quando l'uono si pa(r)te da Crema(n), cavalca sette giornate di molta diversa via; e diròvi come. L'uomo va 3 giornate che l'uono non truova acqua, se non verde come erba, salsa e amara; e chi ne bevesse pure una gocciola, lo farebbe andare bene 10 volte a sella; e chi mangiasse uno granello di quello sale che se ne fa, farebbe lo somigliante; e perciò si porta bevanda per tutta quella via. Le bestie ne beono per grande forza e per grande sete, e falle molto scorrere. In queste 3 giornate no à abitazione, ma tutto diserto e grande secchitade, bestie non v'à, ché no v'averebboro che mangiare."  (cap 37)
Tuttavia, in occasioni speciali, anche la nave rappresenta un mezzo di trasporto.
"Quando lo Grande Cane vide che messer Niccolao e messer Mafeo e messer Marco si doveano partire, egli li fece chiamare a sé, e sí li fece dare due tavole d'oro, e comandò che fossero franchi per tutte sue terre e fosseli fatte tutte le spese a loro e a tutta loro famiglia in tutte parti. E fece aparecchiare 14 nave, de le quali ciascuna avea quattro alberi e molto andavano a 12 vele. [..]  E dicovi sanza fallo ch'entrò nel[e n]avi bene 700 persone senza li marinari" (cap 18)

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